Vendite porta a porta

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Diritto del consumo & pubblicità
 

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I contratti negoziati fuori dai locali commerciali

I contratti negoziati fuori dai locali commerciali sono quei contratti che stipuliamo presso il nostro domicilio durante visite non richieste di un professionista, oppure per strada o ancora durante escursioni organizzate da un professionista allo scopo di promuovere o vendere prodotti ai consumatori: insomma sempre e comunque fuori dai locali commerciali del venditore (fatta esclusione per le visite domiciliari da parte di un professionista richieste da un consumatore). Ricordatevi che prima di sottoscrivere un contratto, dovete leggere bene le condizioni (soprattutto quelle scritte in piccolo) e verificare che non ci siano limitazioni (ad esempio se il prodotto che acquistate è fatto proprio su misura per voi o è un prodotto deperibile o può scadere rapidamente oppure la fornitura di beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute o che sono stati aperti dopo la consegna). Le informazioni devono essere date anche su supporto cartaceo, e solo se il consumatore è d'accordo, su un altro mezzo durevole. Dette informazioni devono essere leggibili e presentate in un linguaggio semplice e comprensibile!

Tempi di consegna della merce
Salvo diversa pattuizione (e dunque ricordate sempre di verificare attentamente ogni riga sotto cui ponete la vostra firma!), il venditore è obbligato a consegnare i beni al più tardi entro trenta giorni dalla data di conclusione del contratto.

Ho cambiato idea. Che fare? Il diritto di recesso e restituzione dei beni.
Il consumatore ha a disposizione un periodo di trenta giorni per recedere da un contratto negoziato fuori dei locali commerciali senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere costi diversi da quelli previsti nel caso in cui il consumatore abbia scelto espressamente un tipo di consegna diversa dal tipo meno costoso di consegna offerto dal professionista. Qualora l'operatore commerciale abbia omesso di fornire al consumatore l'informazione sul diritto di recesso, oppure abbia fornito un'informazione incompleta o errata che non abbia consentito il corretto esercizio di tale diritto, in tale ipotesi il termine per il suo esercizio è esteso a dodici mesi, ulteriori rispetto ai 30 giorni iniziali.

Come esercitare questo diritto?
Per effettuare il recesso il consumatore deve inviare un fax, una e-mail ,una rar, pec o, se il professionista offre questa possibilità, compilare ed inviare elettronicamente il modulo di recesso (in questo caso il professionista deve comunicare una conferma di ricevimento su supporto durevole (e-mail di risposta, ad esempio!) messo a disposizione dalla ditta in allegato al contratto oppure semplicemente presentare una qualsiasi altra dichiarazione della sua decisione di recedere in cui dichiara la sua volontà di recedere.

Rispedire la merce
Entro un periodo di 14 giorni dalla data in cui ha comunicato al professionista la sua decisione di recedere, deve anche rispedire la merce a proprie spese (o restituirle al professionista nei modi concordati, vedi paragrafo ad hoc).
Se il professionista si offre di ritirare egli stesso i beni, il consumatore restituisce i beni o li consegna al professionista o a un terzo autorizzato dal professionista a ricevere i beni, entro quattordici giorni dalla data in cui ha comunicato al professionista la sua decisione di recedere dal contratto. Il consumatore sostiene solo il costo diretto della restituzione dei beni, purché il professionista non abbia concordato di sostenerlo o abbia omesso di informare il consumatore che tale costo è a carico del consumatore. Importante! Nel caso di contratti negoziati fuori dei locali commerciali in cui i beni sono stati consegnati al domicilio del consumatore al momento della conclusione del contratto, il professionista ritira i beni a sue spese qualora i beni, per loro natura, non possano essere normalmente restituiti a mezzo posta.

Ma quando termina il periodo in cui si ha il diritto di recedere?
• Il periodo di recesso termina dopo trenta giorni a partire dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore, su incarico del consumatore, acquisisce il possesso fisico dei beni
• nel caso di beni multipli ordinati dal consumatore mediante un solo ordine e consegnati separatamente, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore (ovviamente designato dal consumatore), acquisisce il possesso fisico dell'ultimo bene.
• nel caso di consegna di un bene costituito da lotti o pezzi multipli, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dell'ultimo lotto o pezzo.
• nel caso di contratti per la consegna periodica di beni durante un determinato periodo di tempo, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico del primo bene

Effetti cambiari
Nel caso di contratti negoziati fuori dei locali commerciali, il professionista non può accettare, a titolo di corrispettivo, effetti cambiari che abbiano una scadenza inferiore a trentuno giorni dall'acquisizione del possesso fisico dei beni.

Contratti accessori tipo contratto di finanziamento
Ricordatevi che se avete stipulato un contratto di acquisto fuori dai locali commerciali e contemporaneamente avete sottoscritto un contratto di finanziamento, quest’ultimo andrà automaticamente a cadere!

Obblighi del venditore nel caso di recesso
Il professionista rimborsa tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore, eventualmente comprensivi delle spese di consegna, entro quattordici giorni dal giorno in cui è informato della decisione del consumatore di recedere dal contratto. Il professionista esegue il rimborso di cui al primo periodo utilizzando lo stesso mezzo di pagamento usato dal consumatori per la transazione iniziale, salvo che il consumatore abbia espressamente convenuto altrimenti e a condizione che questi non debba sostenere alcun costo quale conseguenza del rimborso. Nell'ipotesi in cui il pagamento sia stato effettuato per mezzo di effetti cambiari, qualora questi non siano stati ancora presentati all'incasso, devono essere restituiti. È nulla qualsiasi clausola che preveda limitazioni al rimborso nei confronti del consumatore delle somme versate in conseguenza dell'esercizio del diritto di recesso.


Foglio info CP01
Situazione al 29-03-2023
 
 

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