Recedere da un contratto

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Recedere da un contratto



Quante volte, dopo aver firmato un contratto di acquisto di un prodotto o di un servizio, Vi accorgete che la Vostra scelta non è stata delle migliori o che forse di quel prodotto potevate farne anche a meno. Sorge allora in Voi il dubbio se in simili casi sarebbe stato o, magari, sia ancora possibile ”recedere” dal contratto. Il presente foglio informativo potrà essere per Voi una veloce guida per decidere il da farsi.

Quando non è possibile il recesso?

Di norma, per un contratto validamente concluso, non esiste un diritto di recesso. Significa che se vado in un negozio ad acquistare un prodotto, da un concessionario ad acquistare un veicolo, una volta acquistato il prodotto o sottoscritto il contratto non avrò il diritto di recedere. Talvolta i negozianti per una questione di fidelizzazione del cliente permettono il cambio merce ma dobbiamo ricordarci che si tratta di una politica aziendale che può valere solo per quell'esercizio.


Quando è possibile il recesso?

Il recesso nei contratti conclusi fuori dai locali commerciali (D. lgs. 206/05 art. 45 e ss modificato con D.lgs n.26/2023)

Questa ipotesi vale per i contratti che siano stati firmati fuori dai locali della ditta venditrice o del professionista (es. visite non richieste al proprio domicilio o sul posto di lavoro del consumatore, per strada, durante escursioni organizzate da un professionista con lo scopo di promuovere o vendere prodotti ai consumatori) e comunque sono esclusi taluni tipi di beni e servizi, come ad esempio nel contesto di visite domiciliari da parte di un professionista richieste dal consumatore stesso.

Il termine per invocare il recesso in questi casi è di 30 giorni dalla conclusione del contratto o dalla data di ricevimento della merce senza dover fornire alcuna motivazione (il periodo di recesso termina dopo trenta giorni a partire:
a) nel caso dei contratti di servizi, dal giorno della conclusione del contratto;
b) nel caso di contratti di vendita, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dei beni).

Se il professionista fornisce al consumatore le informazioni sul diritto di recesso entro dodici mesi dopo i 30 canonici previsti per legge, il periodo di recesso termina trenta giorni dopo il giorno in cui il consumatore riceve le informazioni.
Il recesso va comunicato mediante pec o raccomandata con ricevuta di ritorno e la merce va rispedita al venditore. A meno che il professionista abbia offerto di ritirare egli stesso i beni, il consumatore restituisce i beni a proprie spese o li consegna al professionista o a un terzo autorizzato dal professionista a ricevere i beni, senza indebito ritardo e in ogni caso entro quattordici giorni dalla data in cui ha comunicato al professionista la sua decisione di recedere dal contratto ai sensi dell'articolo 54. Il termine è rispettato se il consumatore rispedisce i beni prima della scadenza del periodo di quattordici giorni. Il consumatore sostiene solo il costo diretto della restituzione dei beni, purché il professionista non abbia concordato di sostenerlo o abbia omesso di informare il consumatore che tale costo è a carico del consumatore. Attenzione che l'onere della prova dell'invio della comunicazione spetta al cliente!

Il diritto di recesso nei contratti di multiproprietà

Anche nei contratti che hanno per oggetto beni in multiproprietà o in "uso" tipo multiproprietà (time-share), l'acquirente ha diritto di recedere dal contratto sottoscritto (senza doverne indicare i motivi) entro 14 giorni dalla firma di entrambe le parti (anche del solo contratto preliminare).

Il diritto di recesso nei "pacchetti turistici"

Il viaggiatore può recedere dal contratto in ogni momento prima dell'inizio del pacchetto turistico dietro rimborso all'organizzatore delle spese sostenute, adeguate e giustificabili, del cui ammontare quest'ultimo fornisce motivazione al viaggiatore che ne faccia richiesta. L'importo delle spese di recesso corrisponde al prezzo del pacchetto diminuito dei risparmi di costo e degli introiti che derivano dalla riallocazione dei servizi turistici. Il contratto di pacchetto turistico può prevedere spese standard per il recesso ragionevoli, calcolate in base al momento di recesso dal contratto.
Il consumatore può recedere inoltre dal contratto senza il pagamento di penali nel caso in cui il professionista proceda ad effettuare una revisione del prezzo superiore all'8% del prezzo pattuito.



Il diritto di recesso nei contratti di investimento mobiliare

Il D. lgs. 58/1998 stabilisce che azioni, obbligazioni ed altri valori mobiliari non possono essere venduti da società ed intermediari finanziari, fuori dalle loro sedi, senza che al consumatore venga data la possibilità di recesso che, anche in questo caso, è di 7 giorni dalla sottoscrizione dell'ordine.

L'omessa indicazione della facoltà di recesso nei moduli o formulari comporta la nullità dei contratti.

Il diritto di recesso nelle polizze di assicurazione sulla vita

Nel campo delle assicurazioni, l’art. 111 del D. lgs. 174/95 prevede che il consumatore, il quale abbia firmato una "proposta" di sottoscrizione di polizza-vita (è il documento che precede la stipula del contratto vero e proprio) possa recedere da questa entro 30 giorni dal ricevimento della polizza o dalla comunicazione dell’accettazione della proposta. E ciò anche se il consumatore avesse già versato un anticipo del premio oppure l'intero importo: egli avrà comunque diritto alla restituzione di dette somme!

Come per gli altri casi, anche in questo il recesso andrà formalizzato con richiesta scritta con raccomandata a. r.

Il diritto di recesso nei contratti negoziati a distanza (online)

Il D. lgs. 206/05 prevede un diritto di recesso anche per i contratti cd. "a distanza" oppure online - esempio acquisti per corrispondenza o per catalogo, per televisione, per fax o internet, ovvero la modalità oggi più diffusa. Il recesso va esercitato entro 14 giorni , che decorrono dal giorno della conclusione del contratto nei contratti aventi per oggetto prestazioni di servizi, e dal giorno di ricevimento della merce nei contratti di compravendita.

Se il professionista fornisce al consumatore le informazioni sul diritto di recesso entro dodici mesi dalla data prevista inizialmente per esercitare il diritto di recesso, il termine viene elevato a 12 mesi e 14 giorni.


Il diritto di recesso nella vendita a distanza di servizi finanziari ai consumatori

Il consumatore dispone di un termine di 14 giorni per recedere senza penali dal contratto concluso a distanza per l’acquisto di qualsiasi servizio di natura bancaria, creditizia, di pagamento, di investimento, di assicurazione o di previdenza individuale. Il termine durante il quale può essere esercitato il diritto di recesso decorre alternativamente:

a) dalla data della conclusione del contratto, tranne nel caso delle assicurazioni sulla vita, per le quali il termine comincia a decorrere dal momento in cui al consumatore e' comunicato che il contratto e' stato concluso;

b) dalla data in cui il consumatore riceve le condizioni contrattuali e le informazioni complete, se tale data e' successiva a quella di cui alla lettera a). L'efficacia dei contratti relativi ai servizi di investimento e' sospesa
durante la decorrenza del termine previsto per l'esercizio del diritto di recesso.
Il diritto di recesso non si applica:

a) ai servizi finanziari, diversi dal servizio di gestione su base
individuale di portafogli di investimento se gli investimenti non sono stati già avviati, il cui prezzo dipende da fluttuazioni del mercato finanziario che il fornitore non e' in grado di controllare e che possono aver luogo durante il periodo di recesso, quali ad esempio i servizi riguardanti:
1) operazioni di cambio;
2) strumenti del mercato monetario;
3) valori mobiliari;
4) quote di un organismo di investimento collettivo;
5) contratti a termine fermo (futures) su strumenti finanziari,
compresi gli strumenti equivalenti che si regolano in contanti;
6) contratti a termine su tassi di interesse (FRA);
7) contratti swaps su tassi d'interesse, su valute o contratti di
scambio connessi ad azioni o a indici azionari (equity swaps);
8) opzioni per acquistare o vendere qualsiasi strumento previsto
dalla presente lettera, compresi gli strumenti equivalenti che si
regolano in contanti. Sono comprese in particolare in questa
categoria le opzioni su valute e su tassi d'interesse;

b) alle polizze di assicurazione viaggio e bagagli o alle analoghe polizze assicurative a breve termine di durata inferiore a un mese;

c) ai contratti interamente eseguiti da entrambe le parti su esplicita richiesta scritta del consumatore prima che quest'ultimo eserciti il suo diritto di recesso, nonché ai contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, per i quali si sia verificato l'evento assicurato;

d) alle dichiarazioni dei consumatori rilasciate dinanzi ad un pubblico ufficiale a condizione che il pubblico ufficiale confermi che al consumatore sono garantiti i diritti di cui all'articolo 67-undecies,
comma 1.


Il nostro consiglio

Prima di firmare onerosi contratti di acquisto, informateVi presso qualche esperto (centri di tutela dei consumatori) dell'esistenza o meno di un Vostro diritto di recesso. Se avete già firmato e avete seri dubbi sulla bontà del vostro acquisto, informateVi subito se Vi è rimasta qualche possibilità di recedere o ripensarci.

Attenzione sempre ai termini stretti in cui va spedito il recesso! Presso il CRTCU potrete trovare assistenza ed aiuto immediati!


Foglio info CP03
Situazione al 28.03.2023
 
 

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