Vacanza rovinata che fare?

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Vacanza rovinata che fare?
 
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Vacanza rovinata che fare?

Quando ci capita di dover subire degli inconvenienti causati dall'inadempimento dell'organizzatore della nostra vacanza, è necessario agire immediatamente segnalando il problema al referente del tour operator, ovvero di chi ci ha organizzato la vacanza, che dovrà provvedere ad offrire una immediata soluzione ai nostri problemi. Nella maggior parte dei casi viene fatta una proposta che deve soddisfare le nostre legittime richieste. Nel caso in cui i problemi non si risolvono in loco, occorre innanzitutto raccogliere il maggior numero di prove tramite foto, dichiarazioni e testimonianze, per poi presentare un reclamo documentato e scritto entro il termine di dieci giorni lavorativi dal giorno del rientro indirizzato all'organizzatore e al venditore.

Cosa posso chiedere?

Le richieste di rimborso o di risarcimento vanno sempre quantificate in valore monetario, per questo motivo nella lettera raccomandata ogni singola richiesta va motivata e documentata. Le richieste si possono suddividere in due categorie, rimborso e risarcimento.
Il rimborso è una cifra che si chiede nel caso in cui nel corso della vacanza non si sia potuto, a causa di un impedimento imputabile all’organizzatore del viaggio o ad un suo incaricato, usufruire di un servizio compreso nel pacchetto acquistato, oppure per la restituzione di quanto sborsato per far fronte ad una situazione imprevista sempre causata dal difetto di organizzazione del tour operator. Il valore richiesto va calcolato in base al costo del servizio non erogato e alle spese extra sostenute.
Il risarcimento invece consiste in una richiesta che serve a dare conforto al disagio subito (minor godimento della vacanza) e va calcolato tenendo conto dell'effetto che i problemi durante la vacanza hanno avuto sulla nostra persona.

A chi devo chiedere?

La lettera raccomandata con ricevuta di ritorno contenente il reclamo e le richieste, va spedita senza ritardo sia al tour operator sia all'agenzia di viaggi. Questa è una formalità necessaria per mettersi al sicuro dalla decadenza del termine di 10 gg dalla data del rientro e per dare veste formale al nostro reclamo. Il contatto tra l'agenzia e il tour operator può velocizzare l'esito del reclamo, ma spedire le richieste personalmente è indispensabile! Diffidate da chi vi dice di non preoccuparvi e che provvederanno loro tramite mail ad inoltrare le Vostre richieste ai diretti interessati!

Quanto posso chiedere?

Nel caso in cui non sia stato possibile usufruire di un servizio contenuto nel pacchetto turistico può essere chiesta la restituzione di una parte di quanto pagato, es. un’ escursione compresa nel pacchetto non goduta a causa della rottura del mezzo di trasporto, oppure, servizio di animazione richiesto ma non presente nella struttura ricettiva. Per le spese extra sostenute si chiede l'ammontare di quanto sborsato per riparare ad una mancanza organizzativa, es. il costo del biglietto del bus o del taxi per raggiungere l'albergo dall'aeroporto se per contratto era previsto il trasporto a carico dell'organizzatore che non si è presentato, oppure, un pasto promesso nella struttura alberghiera non disponibile consumato invece a proprie spese in un bar o se siamo stati costretti a pernottare in un albergo diverso da quello prenotato perchè la stanza nell'albergo indicato non era disponibile. Ovviamente prima di prendere l'iniziativa è necessario contattare direttamente il referente dell'organizzatore per segnalare la mancanza.
La quantificazione del disagio subito o danno da vacanza rovinata risulta più difficoltosa perché non si può fare riferimento a parametri oggettivi trattandosi di un danno che colpisce la persona. Nelle sentenze che riconoscono tale tipologia di danno i giudici omettono di indicarli optando per la liquidazione in via equitativa. Non esistendo riferimenti concreti, bisogna tenere conto del tipo di disagio sofferto, della sua durata e del costo dell'intera vacanza. Solitamente la quantificazione dell’ammontare di questo tipo di danno si fa in percentuale sul costo dell'intero viaggio acquistato.

Un caso concreto (esempio)

Il Sig. Sfortunato si reca in un’ agenzia di viaggi e acquista un pacchetto turistico per una vacanza al mare del valore di 780 Euro e della durata di dieci giorni. Qualche giorno prima della partenza gli viene comunicato che il suo volo è stato posticipato di un giorno rispetto a quanto programmato. Giunto a destinazione scopre inoltre che il bel mare visto sul catalogo in realtà è sporco a causa di uno scarico di un complesso industriale situato nei pressi della spiaggia. Per finire la cena esclusiva in riva al mare promessa nel catalogo non può essere consumata perchè il pescatore che doveva fornire il pesce si è ammalato.
Segnalati i disservizi al rappresentante del tour operator presso il villaggio turistico, che alle lamentele del Sig.Sfortunato ha risposto di non poter fare niente per risolvere questi problemi, decide di spedire una lettera raccomandata al tour operator e all'agenzia di viaggio per chiedere il rimborso e un risarcimento per danno da vacanza rovinata una volta rientrato dalla vacanza:

LA LETTERA RACCOMANDATA DEL SIG.SFORTUNATO
(Il modello di lettera da compilare è scaricabile nella sezione lettere tipo di questo sito, i nomi contenuti nella lettera di seguito sono puramente esemplificativi)

Mitt: Luigi Sfortunato
Via Rossa,26

Spett.le “viaggi tranquilli S.P.A”
via gialla,56

Spett.le agenzia “viaggi sereni”
via verde,87

Raccomandata con ricevuta di ritorno

Oggetto: Sig. Luigi Sfortunato; Contratto Rif. 12345 Reclamo ex art. 98 D.lgs. 206/2005 (“Codice del Consumo”)

Gentili Signore, Egregi Signori,
tramite l'agenzia “viaggi sereni” avevo prenotato in data 15 aprile un soggiorno, contenuto in un pacchetto turistico, per il periodo dal 5 agosto al 15 agosto in località “Spiaggiabella” presso il villaggio turistico “ameno”, con il tour operator “viaggi tranquilli”.

Con la presente mi permetto di segnalare i seguenti vizi riscontrati in tale struttura:

- Il mare era ben differente da come appariva nel catalogo (foto allegata), e si presentava nella reatà sporco e inquinato (foto allegata), impedendomi di godere dei bagni tanto attesi.
- La cena prevista per il venerdì sera (come compare scritto sul catalogo) non c'é stata e sono stato costretto a consumare un pasto ordinario nella sala da pranzo del villaggio.
- La partenza posticipata di un giorno mi ha impedito di godere di una notte e di un pasto a cui avevo diritto per contratto.
Ho chiamato immediatamente il Vostro referente in loco tale “Sig. Gradasso”, che mi ha comunicato in tono poco gentile che non si può fare niente per risolvere i problemi.
Allego copia dell'apposito materiale fotografico al fine di documentare la situazione riscontrata:
foto della spiaggia.

Vi chiedo quindi di volermi rimborsare il costo della giornata persa (calcolato dividendo il costo del pacchetto con i giorni previsti) pari ad Euro 78 e la cena mancata pari ad Euro 44 come da contratto.
Per di più non ho potuto trascorrere il mio periodo di vacanze in modo sereno e tranquillo a causa del mare inquinato (come da foto allegata), Vi chiedo pertanto di risarcire il danno subito per via del mancato godimento di parte delle mie vacanze quantificabile in Euro 200 a titolo di risarcimento per vacanza rovinata.
Se l'importo TOTALE DI EURO 322 (78 + 44 + 200) non dovesse essere accreditato entro e non oltre dieci giorni dal ricevimento della presente sul conto indicato a margine sarò costretto ad adire l'Autorità Giudiziaria con riserva di ogni ulteriore e/o diversa azione. Chiedo inoltre che la cifra suindicata mi venga liquidata in denaro non essendo disposto ad accettare buoni emessi dalla agenzia di viaggi a titolo di risarcimento.

Cordiali saluti
Luigi Sfortunato

Foglio info VT07
Situazione al 24.05.2017
 
 

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